I prestiti Inpdap sono una categoria di prestiti piuttosto particolari e in questo sito analizziamo le varie tipologie di finanziamenti e come ottenerli in modo semplice e veloce.
I prestiti Inpdap sono un valido sostegno per le spese dei dipendenti pubblici. L'ente coordina i prestiti personali e i mutui riservati a questi lavoratori attraverso la Gestione Unitaria Autonoma delle prestazioni Creditizie e sociali. Ogni dipendente dà un proprio contributo all'Inpdap al momento del pagamento della busta paga. Questa trattenuta consente di pagare diversi servizi e fondi al servizio dei dipendenti pubblici stessi.
Per avere diritto ai prestiti Inpdap, i dipendenti pubblici devono aver contribuito al fondo almeno per due anni (basta percepire lo stipendio dall'Inpdap per due anni). I prestiti disponibili sono per diverse esigenze, dal piccolo prestito personale non finalizzato per le vacanze al mutuo ipotecario per la prima casa di proprietà. La novità di questi prestiti è il tasso di interesse, molto vantaggioso rispetto alle offerte del mercato bancario. Essendo un ente pubblico, l'Inpdap non ha interesse a caricare i dipendenti di spese accessorie, ma naturalmente vuole assicurarsi che i soldi prestati vengano restituiti al fondo con un certo rendimento.
Da queste esigenze sono nati finanziamenti personali veloci non finalizzati che hanno un tasso di interesse non superiore al 10% (comprensivo di spese accessorie). Il tasso è fisso per tutta la durata del finanziamento. I prestiti veloci Inpdap non superano i 48 mesi e permettono un prestito di importo pari a quattro mensilità nette del richiedente.
I prestiti veloci vengono poi restituiti attraverso la cessione del quinto dello stipendio: sarà l'Inpdap stessa a prelevare gli importi dovuti al momento dell'erogazione dello stipendio. In questo modo, i dipendenti pubblici potranno stare al sicuro dai protesti. Tra i vari prestiti offerti c'è anche la possibilità di richiedere all'Inpdap di finanziare il proprio mutuo per la prima casa. In questo caso il prestito verrà erogato nelle banche convenzionate e pagato, sempre con la cessione del quinto dello stipendio, direttamente alla banca o all'Inpdap in base alle condizioni di collaborazione tra l'ente e gli istituti di credito
Per richiedere le varie forme di prestito all'Inpdap, è necessario compilare i moduli che si possono scaricare online sul sito dell'Inpdap. Gli stessi moduli sono a disposizione dei vari uffici sparsi sul territorio. Non saranno chiesti documenti oltre al modulo, perché il richiedente è già iscritto alle liste dell'Inpdap come dipendente pubblico e con un click l'ente può valutare l'intera posizione creditizia del richiedente. Per maggiori informazioni, visitare il sito ufficiale dell'ente sia per i prestiti veloci sia per quelli di entità maggiore.
I prestiti Inpdap sono un valido sostegno per le spese dei dipendenti pubblici. L'ente coordina i prestiti personali e i mutui riservati a questi lavoratori attraverso la Gestione Unitaria Autonoma delle prestazioni Creditizie e sociali. Ogni dipendente dà un proprio contributo all'Inpdap al momento del pagamento della busta paga. Questa trattenuta consente di pagare diversi servizi e fondi al servizio dei dipendenti pubblici stessi.
Per avere diritto ai prestiti Inpdap, i dipendenti pubblici devono aver contribuito al fondo almeno per due anni (basta percepire lo stipendio dall'Inpdap per due anni). I prestiti disponibili sono per diverse esigenze, dal piccolo prestito personale non finalizzato per le vacanze al mutuo ipotecario per la prima casa di proprietà. La novità di questi prestiti è il tasso di interesse, molto vantaggioso rispetto alle offerte del mercato bancario. Essendo un ente pubblico, l'Inpdap non ha interesse a caricare i dipendenti di spese accessorie, ma naturalmente vuole assicurarsi che i soldi prestati vengano restituiti al fondo con un certo rendimento.
Da queste esigenze sono nati finanziamenti personali veloci non finalizzati che hanno un tasso di interesse non superiore al 10% (comprensivo di spese accessorie). Il tasso è fisso per tutta la durata del finanziamento. I prestiti veloci Inpdap non superano i 48 mesi e permettono un prestito di importo pari a quattro mensilità nette del richiedente.
I prestiti veloci vengono poi restituiti attraverso la cessione del quinto dello stipendio: sarà l'Inpdap stessa a prelevare gli importi dovuti al momento dell'erogazione dello stipendio. In questo modo, i dipendenti pubblici potranno stare al sicuro dai protesti. Tra i vari prestiti offerti c'è anche la possibilità di richiedere all'Inpdap di finanziare il proprio mutuo per la prima casa. In questo caso il prestito verrà erogato nelle banche convenzionate e pagato, sempre con la cessione del quinto dello stipendio, direttamente alla banca o all'Inpdap in base alle condizioni di collaborazione tra l'ente e gli istituti di credito
Per richiedere le varie forme di prestito all'Inpdap, è necessario compilare i moduli che si possono scaricare online sul sito dell'Inpdap. Gli stessi moduli sono a disposizione dei vari uffici sparsi sul territorio. Non saranno chiesti documenti oltre al modulo, perché il richiedente è già iscritto alle liste dell'Inpdap come dipendente pubblico e con un click l'ente può valutare l'intera posizione creditizia del richiedente. Per maggiori informazioni, visitare il sito ufficiale dell'ente sia per i prestiti veloci sia per quelli di entità maggiore.